Mulatrial della focaccia a Recco

 

ORMAI LA STAGIONE TRIALISTCA 2015 E’ ALLA PORTE,PERTANTO QUALE MIGLIOR ALLENAMENTO SE NON PARTECIPARE A QUALCHE MULATRIAL? QUINDI CON QUESTI BUONI PROPOSITI OGGI, 18/01/2015 , IO E L’AMICO COLOMBO GIUSEPPE (GIUSVA) CI SIAMO PRESENTATI PUNTUALI ALLE 9’30 A RECCO ALLA “MULATRIAL DELLA FOCACCIA”. QUI ABBIAMO TROVATO L’OTTIMA ORGANIZZAZIONE DEGLI AMICI GENOVESI MOLINARO PARODI E PIOMBO CHE DAPPRIMA CI HA OFFERTO ABBONDANTE ED OTTIMA COLAZIONE A BASE DELLA TIPICA FOCACCIA LOCALE,E CHE QUINDI HA DATO IL VIA AI CIRCA 300(!!) MOTOCICLISTI DAL LUNGO MARE DI RECCO.BREVE TRASFERIMENTO SU ASFALTO E POI SI DAVA INIZIO AI 40 KM. DEL TRACCIATO MOTOALPINISTICO.IL PERCORSO’ BEN SEGNALATO CON MOLTE FRECCE DIREZIONALI E FETTUCCE, SI PRESENTAVA MOLTO VARIO ANDANDO DALL’UMIDO SOTTOBOSCO ALLE ROCCE A GRADINONI , AI TERRIBILI LASTRONI DI PIETRA MOLTO MA MOLTO SCIVOLOSI. POCHISSIME LE CODE CHE PERARLTRO SERVIVANO A RIPRENDERE UN POCO IL FIATO E PER POTER AMMIRARE LO SPLENDIDO PANORAMA CHE SI OFFRIVA AI NOSTRI OCCHI. LO SPETTCOLO ANDAVA DAI VERDI MONTI DELL’ENTROTERRA ALLO SPLENDIDO AZZURRO MARE LIGURE. A META’ PERCORSO SI GIUNGEVA AL POSTO DI RISTORO DOVE VENIVANO SERVITE A VOLONTA’ FOCACCE,SALUMI,FRITTELLE DOLCI E SALATE ANNAFFIATE DA OTTIMO VINO. QUI SI FACEVA ANCHE RIFORNIMENTO DI BENZINA E POI SI RIPARTIVA PE R LA SECONDA PARTE DEL TRACCIATO. SECONDO ME QUESTA ERA LA PARTE PIU’ IMPEGNATIVA DEL PERCORSO FATTA DA GRADINONI VISCIDI,LASTRONI DI PIETRA E SENTIERI FANGOSI. MA NESSUNA PAURA IN QUANTO NEI PONTI PIU’ OSTICI VI ERA SEMPRE QUALCUNO DELL’ORGANIZZAZIONE PRONTO A DARTI UNA MANO.IMMAGINATE COMUNQUE UNA ZONA DI TRIAL ,A LIVELLO DI UN CAMPIONATO REGIONALE, MA LUNGA ANCHE 300-400 METRI ! INFINE STANCHI MA SODDISFATTI SIAMO GIUNTI ALLA FINE DEL TRAGITTO SEMPRE A RECCO DOVE , SEDUTI COMODAMENTE AD UN RISTORANTE,ABBIAMO GUSTATO UN PIATTO DI TROFIE AL PESTO E DELLA FOCACCIA AL FORMAGGIO,TUTTO COMPRESO NEI 35 EURO DI ISCRIZIONE. PROSSIMA MULATRIAL, ANCHE QUESTA ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE,IL 1 FEBBRAIO AD ALBENGA.

LUCIANO MOLTENI

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